Final Eight Serie B, quarti di finale: le dichiarazioni dei protagonisti

Final Eight Serie B, quarti di finale: le dichiarazioni dei protagonisti

Benevento, Lecco e Aquile Molfetta superano il venerdì del PalaSavelli, raggiungendo nelle semifinali l’Eur Massimo ed eliminando Sporting Altamarca, Modena Cavezzo e CUS Ancona. Tutte le dichiarazioni degli allenatori dei quarti della Final Eight di Serie B:

SPORTING ALTAMARCA-BENEVENTO 0-4 (0-1 p.t.)
Fabio Oliva (allenatore Benevento):
 “Oggi abbiamo vinto da Benevento. Quando sono arrivato ho impresso le mie idee sulle qualità della rosa. Avevamo preparato bene il match: l’Altamarca è una bella squadra, ma sono contento della nostra prestazione, soprattutto l’atteggiamento mentale mi è piaciuto tanto. Una formazione che ha vinto il campionato può mollare mentalmente, a differenza nostra che abbiamo ancora quella voglia di vincere e dimostrare. Nel primo tempo l’Altamarca è stato superiore in fase di possesso: la nostra fase di gestione della palla non mi è piaciuta, ma so che questo può venire a mancare quando si pensa prima a non prendere gol. Il vantaggio ci ha sbloccati, sapevo che le qualità dei miei avrebbero potuto mettere in difficoltà gli avversari. Botta? È un giocatore fondamentale per noi, ogni volta che viene chiamato in causa risponde presente. Dove possiamo arrivare? Non lo so, ma essere qui è già un risultato importante. Dobbiamo concentrarci su noi stessi”.

Kim Serandrei (allenatore Sporting Altamarca): “Abbiamo costruito bene, ma non siamo riusciti a segnare. Sapevamo dell’ottima difesa del Benevento, una delle migliori della categoria. Dovevamo fare gol per primi, ma questo non è avvenuto e la partita ha preso la piega sbagliata per noi. Abbiamo fatto di tutto per andare in vantaggio e sfruttare appieno il portiere di movimento, ma siamo stati anche sfortunati. La gara è cambiata quando abbiamo preso il palo: una rete avrebbe modificato la situazione a nostro favore. Il portiere di movimento lo sappiamo fare molto meglio rispetto a oggi, sia con Miraglia che senza. Forse oggi non eravamo tutti al 100%. Ci basiamo su quei tre o quattro giocatori che hanno fatto la differenza in questa stagione: oggi non ci sono riusciti, o comunque non tanto quanto avrebbero potuto. Abbiamo visto fare cose di qualità superiore a molti dei nostri, ci sta non essere al massimo in qualche occasione. Scarichi? No, forse eravamo troppo carichi, con troppa pressione addosso. Nel primo tempo abbiamo visto i valori della squadra, ma poi nello sport vince chi fa gol, e noi non l’abbiamo fatto”.

MODENA CAVEZZO-LECCO 1-3 (1-1 p.t.)
Pablo Parrilla (allenatore Lecco): “È stata una partita bella e tirata: entrambe le formazioni hanno dato spettacolo, bisogna fare i complimenti sia al Lecco che al Modena Cavezzo. Dopo aver preso gol su palla da fermo, siamo saliti in pressione e abbiamo lavorato bene, trovando il pareggio. Nel secondo tempo abbiamo meritato per la voglia che abbiamo messo in campo. Il 60%-70% dei miei ragazzi ha 19 anni, ma sembra che siano molto più grandi, devo complimentarmi con loro. Ero consapevole che avremmo affrontato una grandissima squadra: hanno giocatori che tengono bene, sapevamo che dovevamo correre tanto. Abbiamo faticato, altrimenti non avremmo vinto”.

Nunzio Checa (allenatore Modena Cavezzo): “In queste competizioni i dettagli fanno la differenza, è sempre così. Nel primo tempo ci siamo caricati di falli, c’è stato qualche episodio, come i legni: sono cose che purtroppo succedono. Siamo arrivati un po’ tirati, alcuni di noi avevano dei problemi fisici, in match con questo ritmo si paga. Partire forte era una scelta. Il Lecco è una squadra molto brava a difendere, volevo attaccare forte per far perdere loro fiducia. Dopo è subentrata la stanchezza: se avessimo tenuto il vantaggio, sarebbe stata un’altra partita. Sono stati pochi i dettagli decisivi, non ci hanno schiacciato. L’evoluzione della gara è stata questa, non avrei cambiato nulla”.

CUS ANCONA-AQUILE MOLFETTA 2-4 (1-2 p.t.)
Giuseppe Rutigliani (allenatore Aquile Molfetta):
“L’atteggiamento ha fatto la differenza. A un certo punto ci siamo spenti, poi c’è stata una reazione che ha fatto scattare in noi quel qualcosa che avevamo preparato alla vigilia e non avevamo messo in campo sin dall’inizio. La gara non ha mai avuto una sola direzione, gli avversari ci hanno messo in difficoltà da un punto di vista fisico. Nel roster abbiamo gente di personalità che ha giocato in categorie superiori, la caratura di questi elementi ha determinato il cambio di atteggiamento. Murolo? Crescerà se avrà la testa giusta. In queste manifestazioni, la personalità fa la differenza da una parte e dall’altra: a volte, però, si eccede e si commettono errori banali. Lecco? A livello tecnico probabilmente ci equivaliamo, l’attenzione dovrà essere massima. La chiave sarà il saper soffrire di gruppo nei momenti cruciali”.

Francesco Battistini (allenatore CUS Ancona): “Quel minuto iniziale del secondo tempo ha spaccato la gare e ha spento la nostra luce. Già nella prima frazione siamo andati in difficoltà: le Aquile Molfetta stavano facendo meglio di noi, poi è calata l’intensità e siamo riusciti a riattaccarci alla partita. Col passare dei minuti si è sentita la stanchezza: abbiamo alle spalle una stagione dispendiosa, non abbiamo una rosa lunghissima. Abbiamo preso il primo gol da palla inattiva, difendendo molto male quel calcio d’angolo, il secondo nasce da un nostro errore che ha regalato un tre contro due. Siamo una squadra che quest’anno ha vinto le partite subendo pochi gol, senza la necessità di segnarne tanti. Ciò che mi è dispiaciuto di più stasera è che siamo mancati nelle nostre caratteristiche principali, l’intensità e l’attenzione in fase difensiva. La Final Eight era la ciliegina da mettere sulla torta, ma è stata comunque una buona stagione”.