Coronavirus, le voci del Bagnolo: il punto di mister Tirelli, Giovanetti, Maretti, Javi, Massaro, Tassoni e Corso
30-03-2020

Il Bagnolo ai tempi dell’emergenza sanitaria: le voci sono quelle di mister Fabrizio Tirelli e dei giocatori Riccardo Giovanetti, Marco Maretti, Francesco Massaro, Lorenzo Tassoni, Samuel Corso e Javier “Javi” Lopez Graña, atleta spagnolo che è rimasto ad affrontare l’emergenza a Bagnolo in Piano.
Come stai vivendo questo difficile momento?
Giovanetti: “Non lo vivo con piacere, tornerei volentieri alla mia solita routine, ma è necessario stare in casa. La voglia di tornare a giocare c’è, ma in questo momento non avrebbe senso rischiare, annullando così tutti i sacrifici che abbiamo fatto. Meglio per tutti tornare ad allenarsi quando si potrà pensare esclusivamente ad allenarsi”.
Giovanetti: “Non lo vivo con piacere, tornerei volentieri alla mia solita routine, ma è necessario stare in casa. La voglia di tornare a giocare c’è, ma in questo momento non avrebbe senso rischiare, annullando così tutti i sacrifici che abbiamo fatto. Meglio per tutti tornare ad allenarsi quando si potrà pensare esclusivamente ad allenarsi”.
Mister Tirelli: “Sto vivendo questo momento con le precauzioni e preoccupazioni di tutti. Il pensiero riguarda in primis la salute soprattutto dei più “fragili” ed esposti. La clausura è un modo, anche se non monastico, di riflessione sulle priorità che abbiamo dimenticato nelle routine di ogni giorno. La voglia di ritornare in palestra c’è, soprattutto per una voglia di normalità e condivisione con tutto l’ambiente”.
Maretti: “Sono momenti difficili, stare lontano da persone care e amici per molto tempo è dura, ma è importante farlo per proteggerli. Inutile dire che mi manca davvero tanto il calcio a 5, in tutto e per tutto, dalla A alla Z”.
Javi: “Sto cercando di affrontarlo nel modo più calmo possibile, essere lontani dalla famiglia e dagli amici lo rende più difficile, ma penso che usciremo ancora più forti e apprezzeremo cose che non abbiamo apprezzato prima. Cerco di allenarmi a casa per essere preparato a ciò che potrebbe accadere. Mi piacerebbe giocare di nuovo, finire la stagione vorrebbe dire che questo difficile momento è passato”.
Massaro: “Lo sto vivendo in modo positivo, rispetto le regole affinché tutto questo possa terminare presto, anche se mi manca molto il campo”.
Tassoni: “Purtroppo è un periodo con un po’ di ansia e preoccupazione, ma cerco di restare calmo il più possibile. Ho la possibilità di tenermi in forma in questi giorni, credo che in un periodo come questo la cosa più importante sia la salute, ma devo ammettere che la voglia di tornarmi ad allenare é tanta”.
Corso: “Sto vivendo questo brutto momento in maniera abbastanza “serena”, stando a casa ed evitando contatti con l’esterno, se non per l’indispensabile. Ci sto provando a rimanere in forma, facendo il possibile da casa, in modo tale da essere un minimo pronto nel caso in cui si dovesse tornare in palestra per finire il campionato”.
Toccasse a te decidere, porteresti a termine la stagione o chiuderesti qui il campionato?
Giovanetti: “Aspetterei per vedere se si può riprendere e portare a termine la stagione. Se si dovesse chiudere qui, a parer mio si dovrebbe guardare la classifica attuale, dove verrebbero però penalizzate le squadre che lottano ancora per i playoff e quelle in zona retrocessione. Oppure si potrebbe “congelare” il campionato, annullando retrocessioni e promozione, ma in questo caso verrebbero penalizzate le squadre prima in classifica e in zona playoff. Se non si è in grado di riprendere, ogni soluzione potrebbe, purtroppo, penalizzare qualcuno”.
Giovanetti: “Aspetterei per vedere se si può riprendere e portare a termine la stagione. Se si dovesse chiudere qui, a parer mio si dovrebbe guardare la classifica attuale, dove verrebbero però penalizzate le squadre che lottano ancora per i playoff e quelle in zona retrocessione. Oppure si potrebbe “congelare” il campionato, annullando retrocessioni e promozione, ma in questo caso verrebbero penalizzate le squadre prima in classifica e in zona playoff. Se non si è in grado di riprendere, ogni soluzione potrebbe, purtroppo, penalizzare qualcuno”.
Mister Tirelli: “Che sia giusto o meno, penso che il campionato sia finito. Avrei voluto giocarlo sul campo, piuttosto che attendere decisioni che scontenteranno o agevoleranno le società. In questo momento oltretutto non penso si possano fare valutazioni su retrocessioni e promozioni, perché non si ha idea dello scenario sportivo che ci attende da qui a due mesi minimo”.
Maretti: “Fosse per me tornerei a giocare in qualunque momento, sempre che ciò non comprometta la salute di nessuno. Decidere su come concludere la stagione non è per niente facile, ci sono molte variabili da considerare, tante squadre hanno investito tempo e risorse in questa stagione. Sinceramente non vorrei essere al posto di chi deve decidere”.
Javi: “È ancora presto per decidere, ma nel caso in cui non ci fosse la possibilità di terminare l’intera stagione, la cosa più giusta secondo me sarebbe far disputare almeno playoff e playout. Ma è chiaro che tutte le soluzioni significherebbero sacrifici per le squadre interessate”.
Massaro: “Aspetterei ancora un po’, per vedere come si evolve la situazione di emergenza. Se non fosse possibile riprendere, secondo me bisognerebbe annullare il campionato”.
Tassoni: “Prima di tutto bisognerebbe capire quanto durerà questo periodo. Se si allunga di tanto la soluzione a mio parere sarebbe quella di finire la stagione sul momento e lasciare tutto invariato”.
Corso: “In questo momento sinceramente ci sono cose più gravi a cui pensare… Comunque penso che la cosa migliore sia finire qui il campionato se la situazione persiste, mentre se la situazione migliora entro fine aprile si potrebbero disputare play off e play out per cercare di sistemare una stagione giocata solo per tre quarti”.